La
differenza c’è
Nati per leggere
storie per scoprire le diversità e l’uguaglianza
storie per scoprire le diversità e l’uguaglianza
La
differenza c’è e si vede tutta, inutile negarla: bianco non è nero, piccolo non è grande, uomo non è donna. Però la differenza, che differenze fa? Ne farà poche o tante, secondo gli uomini e le abitudini. Nei libri per l’infanzia, per fortuna, l’abitudine è quella di raccontare il mondo in tutti i suoi colori, di far coesistere allegri e musoni, di vivere nei nidi altrui e di aprire la nostra casa agli stranieri. L’abitudine è a convivere con ogni tipo di diversità, senza cercare astratte e inutili eguaglianze, senza nascondere gioia e paure. il libro è Rikki, di Guido van Genechten, Emme 2000 |
altre storie dove la differenza c’è e si legge tutta: Gaspare, di Eric Battut, Arka 1999 Ric e Ric. Storia di un orco e di un folletto, di Eric Battut, Bohem Press Italia 2002 Stellaluna, di Janell Cannon, Il punto di incontro 1996 Qualcos’Altro, di Kathryn Cave, ill. Chris Riddell, Mondadori 2002 Papà!, di Philippe Corentin, Babalibri 1999 Sii amorevole con Eddy Lee, di Virginia Fleming, ill. Floyd Cooper, Stoppani 2001 Elmer, l’elefante variopinto, di David McKee, Mondadori 1990 Rudi il gigante, di Birte Müller, Nord-Sud 2002 Gaspare, il terribile, di John A. Rowe, Nord-Sud 2001 Il ranocchio e lo straniero, di Max Velthuijs, Mondadori 1999 La gattina Rosy, di Piotr Wilkon, ill. Jozef Wilkon, Arka 2001 Questa è Susanna, di Jeanne Willis, ill. Tony Ross, Mondadori 2000 |